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Newsletter che convertono: 7 errori comuni da evitare

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Se pensate che l’email marketing sia un mezzo di comunicazione ormai démodé, state probabilmente trascurando uno strumento chiave per incrementare le vostre conversioni. Oggi più che mai, con la diffusione degli smartphone, gli utenti hanno la possibilità di controllare la casella di posta elettronica più volte al giorno e ricevere notifiche in tempo reale. Le email possono creare un rapporto diretto con i clienti e creare newsletter che convertono si conferma una strategia efficace per raggiungere gli obiettivi di marketing.

Cos’è una newsletter?

La newsletter è una delle forme più diffuse di comunicazione diretta con i clienti. Si tratta di email tipicamente utilizzate per inviare informazioni sui nuovi prodotti o servizi, promozioni o aggiornamenti sulle attività aziendali. Seguono le stesse regole della scrittura di contenuti per il web: titoli e testo devono essere coinvolgenti, divisi in brevi paragrafi con frasi semplici. Se progettate con competenza, le newsletter possono portare grandi vantaggi, come aumentare le vendite e indirizzare il traffico verso il vostro sito web.

Newsletter che convertono

Perché alcune newsletter ottengono un tasso di conversione elevato, mentre altre no? La creazione di newsletter è un’arte che va appresa, affinata e testata. Per quanto le email siano uno strumento di comunicazione diffuso, è importante sapere come scrivere newsletter che convertono, alle quali i lettori risponderanno in maniera favorevole. Abbiamo infatti a disposizione pochi secondi per catturare l’attenzione degli utenti e persuaderli a rispondere alla call to action, fino ad arrivare alla conversione.

Cattive pratiche

Ci sono molte buone pratiche da seguire per la creazione di newsletter, ma oggi ci concentreremo su alcuni degli errori più comuni ai quali si può andare incontro. Evitare di cadere in questi errori vuol dire assicurarvi che la vostra newsletter e non finisca nelle caselle di posta indesiderate o nel cestino del destinatario. Ecco alcuni esempi di errori da evitare quando si crea una newsletter:

1. Non segmentare il pubblico

Una delle prime cose da fare nella vostra campagna di email marketing è creare una lista di invio segmentata. In questo modo è possibile classificare i destinatari in base a diversi criteri ed inviare messaggi mirati e contenuti rilevanti. Se invece inviamo lo stesso messaggio a tutti i destinatari, il rischio è quello di causare una scarso coinvolgimento e quindi meno possibilità di apertura e interazione.

2. Inserire un testo generico nell’oggetto

Anche questo errore è legato alla mancanza di personalizzazione: se l’oggetto della mail è generico e non coinvolge abbastanza, sarà difficile incuriosire i destinatari ed incentivarli a leggere il suo contenuto. Gli utenti possono sentirsi più connessi alle newsletter dove compare il loro nome o informazioni personalizzate.

3. Non curare l’aspetto grafico della newsletter

Oltre ad avere un design gradevole e un buon equilibrio fra testo e immagini, una newsletter deve essere ben formattata su tutti i dispositivi per garantire che i destinatari possano visualizzarla correttamente.

4. Trascurare il tone of voice

La newsletter, come ogni altra forma di comunicazione, deve essere coerente con il tono di voce del brand. Sbagliare il tone of voice della vostra newsletter può creare una sorta di dissonanza con gli altri canali che finisce per generare una mancanza di fiducia nei destinatari. Assicuratevi che la vostra comunicazione sia sempre uniforme per trasmettere un’immagine affidabile alla vostra azienda.

5. Non includere una CTA

La call to action è un pulsante o un link che invita gli utenti a compiere un’azione specifica, un elemento fondamentale per approdare alla conversione. L’azione deve essere chiara e comprensibile, il bottone visibile e ben posizionato all’interno del design.

6. Dilungarsi

Come abbiamo già detto in precedenza, avete pochi istanti per catturare l’attenzione del lettore e veicolare il messaggio che porterà alla conversione. Se scrivete newsletter troppo lunghe rischiate di annoiare i destinatari che rinunceranno a completare la sua lettura. È necessario quindi essere sempre concisi e chiari nel messaggio che si vuole trasmettere.

7. Non monitorare i risultati

Monitorare i risultati delle newsletter è un aspetto essenziale per testare la strategia e capire cosa funziona e cosa no. I dati sull’apertura e l’engagement possono aiutarvi a capire se il contenuto e la segmentazione della lista di invio sono efficaci e se è necessario apportare modifiche.

Adesso tocca a voi!

Se la vostra attività non include ancora un servizio di newsletter vi consigliamo di valutare questa iniziativa. Le campagne di email marketing presentano grandi vantaggi e un considerevole aumento del fatturato aziendale. Se avete bisogno di un supporto per progettare newsletter che convertono, potrete contattarci per un’analisi gratuita e valuteremo quali sono le migliori strategie per la vostra attività di email marketing.

Contattaci per una prima consulenza attraverso il form e risponderemo in tempi brevi alle tue domande

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